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giovedì 19 aprile 2012

Campo di concentramento


Per campo di concentramento (campo di internamento) si intende una struttura carceraria all'aperto, per la detenzione di civili e/o militari. È solitamente provvisoria, atta a detenere grandi quantità di persone, solitamente prigionieri di guerra, destinati ad essere scambiati o rilasciati alla fine del conflitto.
Un campo di concentramento è formato da file di baracche o container disposte ordinatamente, contenenti i dormitori, i refettori, gli uffici e le altre strutture necessarie, e circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate.
Campi dell'Italia fascista
Il governo fascista di Benito Mussolini, durante la guerra di riconquista della Libia, fra il 1930 e il 1934, deportò oltre 80.000 seminomadi in campi di concentramento lungo la costa desertica della Sirte, in condizioni di sovraffollamento, sottoalimentazione e mancanza di igiene che ne portarono circa la metà alla morte nei tre anni seguenti - in assenza di documentazione specifica, dobbiamo rifarci alle cifre generali dei censimenti italiani.
Campi della Germania nazista
Durante la seconda guerra mondiale, fra il 1940 e il 1945, la Germania nazista fece uso su vasta scala dei campi di concentramento (i Konzentrationslager, o KZ, i primi istituiti già nel 1933 al posto delle Case di lavoro previste dalla Costituzione di Weimar come strumento di aiuto ai più bisognosi) e dei campi di sterminio, per detenere ebrei, testimoni di geova, zingari, uomini e donne omosessuali, prigionieri di guerra e dissidenti politici e sterminarli sistematicamente mediante l'utilizzo del gas.
Alcuni sopravvissuti sono diventati scrittori e hanno raccontato la vita dei lager nei loro romanzi, tra questi l'italiano Primo Levi in Se questo è un uomo e in La tregua e l’ungherese Premio Nobel per la letteratura Imre Kertéz in Essere senza destino.
I deportati erano rinchiusi nelle baracche tutte le sere ed anche durante il giorno, in occasione di quelle operazioni di eliminazione che le SS volevano condurre in segreto (le esecuzioni capitali potevano essere pubbliche, ed in questo caso i deportati erano costretti a vedere tutta l'operazione, oppure segrete, ed in questo caso i deportati erano chiusi nelle baracche).
Nei campi di concentramento e di sterminio venivano usati dei simboli, appuntati sulla parte sinistra del torace, per l'identificazione degli internati. Per gli internati di tipo politico veniva usato il triangolo rosso, per le lesbiche il triangolo nero, per gli omosessuali il triangolo rosa per i Testimoni di Geova il triangolo viola, per gli zingari il triangolo nero, per gli immigrati il triangolo blu e il triangolo verde.
La stella di Davide, di colore giallo-oro e con la scritta jude, identificava invece gli ebrei.
Auschwitz
Il campo di concentramento nazista per antonomasia, ma non l'unico, è considerato quello di Auschwitz.
È il più famoso campo di concentramento
Lista dei campi di concentramento nazisti
  Auschwitz-Birkenau
  Bełżec
  Bergen-Belsen
  Bitterfeld
  Bredtvet
  Breitenau
  Buchenwald
  Chelmno
  Dachau*
  Flossenbürg
  Majdanek
  Mauthausen-Gusen
  Sachsenhausen (Oranienburg)
  Sobibór
  Riga

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